Acido ialuronico:
cos’è e a cosa serve
Che cos’è l’acido ialuronico
L’acido ialuronico è un elemento presente nei tessuti connettivi del corpo umano e di tutti gli esseri viventi. Questa sostanza rappresenta una componente importante della pelle (epidermide e derma), del cuore, del siero e del cordone ombelicale. Concentrazioni elevate di acido ialuronico sono riscontrabili anche nei fluidi dell’occhio (umor vitreo) e delle articolazioni (fluido sinoviale). È il corpo umano stesso a produrre questa molecola, che permette così un’adeguata lubrificazione dei tessuti e una totale protezione meccanica.
Dal punto di vista chimico, l’acido ialuronico è un carboidrato, ovvero una macromolecola composta da più molecole di zuccheri, che presenta proprietà altamente viscoelastiche. È in grado di creare legami funzionali con le molecole d’acqua, dando origine a una sostanza gelatinosa che assorbe gli urti e svolge il ruolo di protezione da eventuali stress e sollecitazioni. La sua presenza a livello articolare agevola la fluidità del movimento: consente, ad esempio, di mantenere in salute le ginocchia e, inoltre, riduce le infiammazioni e potrebbe prevenire la comparsa di malattie degenerative come l’osteoartrosi.
L’acido ialuronico è stato isolato per la prima volta nel lontano 1934 da due ricercatori della Columbia University di New York, Karl Meyer e John Palmer. I due, lavorando sull’umor vitreo bovino, rilevarono la presenza di una sostanza nuova e sconosciuta. Decisero di chiamare questa molecola “acido ialuronico”, combinando il termine greco “Hyalos”, che significa “vitreo” con il termine “Uronic Acid”, che significa “acido uronico”, una delle componenti della nuova sostanza scoperta. In quel momento erano ancora sconosciute le potenzialità e i benefici di una molecola che sarebbe diventata di grande interesse clinico e cosmetico negli anni successivi. Fu infatti negli anni ’60 che gli scienziati Balazs e Deliger ne rilevarono la presenza anche in numerosi tessuti del corpo umano, ponendo le basi razionali a un suo utilizzo in ambito medico.
Una volta riconosciute le sue potenzialità cliniche, iniziò una produzione massiva e costante di acido ialuronico a livello industriale.
Le moderne scoperte hanno permesso di ottenere questa sostanza attraverso processi fermentativi basati sull’utilizzo di ceppi batterici. Ad oggi, nuovi impianti produttivi del tutto italiani consentono la produzione di acido ialuronico biofermentativo, ottenuto mediante processi innovativi. Elevati standard di controllo qualità consentono di ottenere formulazioni prive di contaminazione di origine animale e quindi di possibile rischio allergico o di trasmissione di agenti patogeni.
A cosa serve l’acido ialuronico
Le funzioni biologiche dell’acido ialuronico sono numerose: tra le principali vi è il mantenimento della viscoelasticità del liquido dei tessuti connettivi come, ad esempio, il liquido sinoviale articolare e umor vitreo e il controllo dell’idratazione tissutale e del trasporto dell’acqua.
Inoltre, l’acido ialuronico conferisce alla pelle turgore e volume, permettendone la resistenza e il mantenimento della forma. Una sua carenza determina un indebolimento della pelle, una perdita di elasticità e la promozione della comparsa di rughe e inestetismi cutanei. La sua concentrazione nel tessuto cutaneo tende a diminuire con l’avanzamento dell’età, dando quindi il via alla comparsa di quelle imperfezioni e quei difetti della cute che preoccupano donne e uomini.
L’acido ialuronico può essere anche assunto dall’esterno per scopi clinici o per fini estetici. Le modalità di assunzione di questa molecola sono numerose, dalla via orale all’intra-articolare alla topica.
Questa sostanza viene inoltre inserita in alcune creme idratanti per il viso o le labbra, per mantenere l’elasticità e la luminosità e l’idratazione della pelle, proteggendola dallo stress e dall’attacco di eventuali agenti patogeni esterni.
L’acido ialuronico viene inoltre utilizzato per facilitare la riepitelizzazione delle lesioni cutanee. In particolare, in presenza di una lesione acuta o di tipo cronico (come le lesioni con continue recrudescenze), contribuisce alla corretta idratazione della pelle, creando le condizioni adatte alla sua riepitelizzazione.
Effetto dell’acido ialuronico sulla pelle
L’acido ialuronico conferisce alla pelle idratazione, elasticità e tonicità ed è importante nei processi di riepitelizzazione del tessuto post-danneggiamento della cute.
Alla comparsa di danni a livello cutaneo, l’organismo accelera la sintesi di questa molecola per accelerare la pronta rimarginazione della ferita. L’acido ialuronico, ad azione idratante, crea un ambiente favorevole al processo di riepitelizzazione, consentendo la rimarginazione e lenendo irritazioni e gli arrossamenti.
L’utilizzo dell’acido ialuronico per via topica rappresenta dunque uno dei rimedi utilizzabili in presenza di lesioni della pelle. Agisce anche sulle pelli sensibili e nel trattamento di lesioni cutanee.
L’acido ialuronico viene applicato a livello della pelle lesionata ed è presente in diverse formulazioni, come creme, gel e spray. Il suo effetto benefico è dovuto al mantenimento del giusto grado di idratazione della pelle, favorendone la riepitelizzazione in caso di ulcere, ustioni o ferite.