Come trattare
le ustioni

Come trattare le ustioni di primo grado o superficiali

Le ustioni sono lesioni della pelle che possono essere provocate da un’eccessiva esposizione al sole o a radiazioni, ma anche da acqua bollente o da altri liquidi o oggetti incandescenti, da vapore, da fuoco, da corrente elettrica e da diverse sostanze chimiche. Le ustioni si classificano sulla base del loro livello di gravità, che può essere definito da personale medico.

Cosa fare in caso di ustione?
Se il paziente presenta ustioni gravi, estese e/o caratterizzate da dolore intenso è necessario recarsi al più vicino pronto soccorso il prima possibile per una visita o un eventuale ricovero. È bene inoltre recarsi dal medico se presentano le seguenti caratteristiche:

  • interessano parti delicate del corpo, come viso, occhi, bocca, addome, mani, piedi, genitali
  • si sospetta un’infezione in corso nella zona ustionata
  • è presente febbre elevata.

Le ustioni di primo grado come bruciature e scottature lievi sono ustioni minori che interessano lo strato più superficiale della pelle lasciando intatto lo strato più profondo. Generalmente sono lesioni che non necessitano di un particolare trattamento medico e sono caratterizzate da:

  • arrossamento della zona colpita
  • manifestazioni dolorose, quali prurito, bruciore e gonfiore.

Le ustioni di primo grado possono guarire spontaneamente e in maniera completa in circa dieci giorni, senza lasciare macchie o altri inestetismi visibili.
Nel momento in cui si manifesta un’ustione di primo grado è bene seguire queste semplici linee guida.

Raffreddare l’area ustionata. Se la parte interessata dalla lesione è limitata si potrà ottenere sollievo dal dolore applicandovi un impacco freddo oppure immergendola in acqua fredda per 30 minuti.

Mantenere l’ustione pulita. Per impedire la contaminazione da parte di batteri, è bene procedere con l’accurata disinfezione della lesione con soluzioni disinfettanti delicate a base di acqua. Se, invece, la lesione è ampia, è bene prevenire un’eventuale infezione applicandovi una medicazione a base di antibatterici, come prodotti a base di sulfadiazina argentica. È importante indossare degli indumenti puliti, in modo da prevenire la perdita di calore e l’ipotermia (il cui rischio è particolarmente alto nei bambini piccoli).

Prendersi cura della lesione. Sono da evitare rimedi casalinghi che possono danneggiare ulteriormente la lesione: no, dunque, all’applicazione di soluzioni a base di alcol, aceto, patate, miele, olio d’oliva o burro. Non applicare ghiaccio direttamente sull’ustione e non porre mai l’area interessata sotto l’acqua corrente. È utile coprire la lesione con una garza sterile specifica per ustioni, come le garze imbevute di acido ialuronico (una sostanza che, mantenendo la zona idratata, favorisce la rigenerazione della pelle) e sulfadiazina argentica (che riduce il rischio di infezioni).

Gestire i sintomi. Se si manifestano sintomi quali dolore, prurito e febbre è consigliabile consultare il proprio medico.

Come trattare ustioni ed eritemi da sole

Le scottature solari costituiscono un problema frequente in tutte le stagioni: senza un’adeguata protezione, l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti può causare la comparsa di scottature che possono divenire evidenti anche diverse ore dopo.

Le ustioni solari sono un tipo di ustione di primo grado. La pelle bruciata dal sole si presenta arrossata, gonfia e secca e si avverte un dolore bruciante e/o un prurito fastidioso. Inoltre, la si riconosce perché, effettuando una pressione con la mano o con un dito sulla cute ustionata, questa torna temporaneamente bianca nel punto di contatto.

La prevenzione delle scottature attraverso l’utilizzo di creme solari con filtri ad ampio spettro UVA e UVB adeguati al proprio fototipo è molto importante per evitare il rischio di incorrere a ustioni da sole. Tuttavia, nel caso in cui non siano state prese le dovute precauzioni e si manifesti un’ustione da sole, è bene seguire questi pochi semplici step:

  • agire in fretta per raffreddare la pelle. Se ci si trova in piscina, al lago o al mare, fare un tuffo veloce per rinfrescare la pelle, ma solo per pochi secondi, in modo da non prolungare l’esposizione. Subito dopo coprirsi, mettersi al riparo dai raggi solari e raffreddare la pelle usando impacchi freddi. Si può utilizzare il ghiaccio per preparare l’acqua ghiacciata, ma non bisogna applicarlo direttamente sulla pelle ustionata. In alternativa, si consiglia di fare un bagno veloce, evitando saponi o detergenti che potrebbero irritare ancora di più la pelle. Ciò permette di lenire i sintomi e fornire sollievo dal dolore;
  • prendersi cura della lesione. Se sono presenti vesciche, non farle scoppiare: la ferita che si genererebbe potrebbe causare infezioni cutanee;
  • idratare la pelle. Non utilizzare unguenti a base oleosa, che potrebbero intrappolare il calore e peggiorare la situazione. Si possono utilizzare soluzioni delicate, antisettiche e idratanti sulla pelle bruciata, ripetendo l’applicazione nei giorni successivi;
  • gestire il dolore e prurito. Se il dolore è molto intenso e se prurito e bruciore sono persistenti, è raccomandabile consultare il proprio medico di famiglia;
  • rimanere idratati. Le scottature solari possono comportare una forte disidratazione, in quanto attirano i fluidi corporei sulla superficie della pelle, allontanandoli dal resto del corpo. È per questo motivo che è importante reidratarsi costantemente bevendo più liquidi del solito: sì, dunque, ad acqua e bevande sportive che aiutano a reintegrare gli elettroliti;
  • contattare il medico. In presenza di comparsa di eritema o vesciche o di febbre, brividi, stordimento e confusione contattare al più presto il proprio medico curante.

Cosa usare per le ustioni

Prendersi cura dei danni causati dal sole è molto importante per favorire il processo di guarigione dell’ustione.

È possibile utilizzare garze impregnate sterili indicate nel trattamento delle ustioni di primo grado: per esempio prodotti contenenti acido ialuronico, il quale mantiene un corretto grado di idratazione, aiutando il processo di riparazione della pelle. In presenza di ferite infette, si può trattare la lesione con formulazioni in crema contenenti sulfadiazina argentica, una componente con elevata attività antibatterica.