Come rimarginare
una ferita
Come prendersi cura di una ferita cutanea
Le ferite cutanee sono lesioni che interessano gli strati superficiali della pelle. Si possono distinguere in diversi modi, ad esempio in base alla loro dimensione, al loro spessore o alle loro caratteristiche.
Tra le lesioni cutanee più comuni si annoverano le ferite dovute a tagli, le ustioni da sole e chimiche, le bruciature o scottature, le ulcere, le ragadi, le fistole e le piaghe da decubito. Oltre a queste vi sono altri tipi di ferite (di seguito riportate) che possono apparire sia sul viso che sul corpo ed interessare sia adulti che bambini.
- Ferite da taglio. Lesioni lineari e dai margini netti, causate da oggetti affilati o con superfici taglienti.
- Lacerazioni. Lesioni cutanee irregolari, spesso causate da corpi contundenti (oggetti non taglienti che, se colpiscono con violenza, producono questo tipo di lesioni).
- Graffi. Escoriazioni dovute all’asportazione degli strati più superficiali della cute, dovute a sfregamenti o urti contro superfici ruvide.
- Perforazioni. Ferite aperte causate da oggetti appuntiti, come aghi, punte di matite o chiodi.
Le ferite cutanee lievi possono essere trattate facilmente, senza la necessità di ricorrere all’aiuto di un medico. Al contrario, in caso di ferite molto ampie o gravi, è necessario rivolgersi al più presto al proprio medico di base o recarsi al più vicino pronto soccorso per ottenere un trattamento idoneo e, eventualmente, procedere con l’applicazione di punti di sutura.
In tutti i casi, è importante non sottovalutare le ferite e prendersene cura per tutta la durata del processo di riepitelizzazione. Per far ciò potrebbe essere utile adottare alcuni semplici accorgimenti, di seguito riportati:
- Chiedere consiglio ad un medico
- Pulire la lesione. Nel caso di ferite cutanee è necessario procedere ad una pulizia accurata della lesione e dell’area circostante in modo da prevenire l’ulteriore contaminazione e proliferazione delle cellule batteriche. Per prima cosa assicurasi che non siano presenti corpi estranei nella ferita; se presenti rivolgersi al medico o al pronto soccorso per rimuovere tali residui, mentre in caso contrario è possibile utilizzare una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica e successivamente è bene trattare la zona con della garza sterile imbevuta di acqua ossigenata o un disinfettante che non contenga alcol (come la tintura di iodio).
- Mantenere la zona ben idratata. Una volta pulita la lesione, può essere utile applicare localmente una crema o un gel a base di acido ialuronico. L’acido ialuronico, infatti, contribuisce a mantenere il corretto grado di idratazione della pelle, aiutando così la riepitelizzazione del tessuto cutaneo.
- Coprire la ferita. Una volta applicata la crema, l’area va coperta con un cerotto (se la lesione è di dimensioni molto ridotte) oppure con una garza pulita e asciutta, che va mantenuta in posizione attraverso un bendaggio appropriato. Le ferite esposte, infatti, sono più suscettibili alle infezioni.
- Quando la ferita si è riepitelizzata, è possibile scoprirla. È bene esporre all’aria la ferita non appena inizia a formarsi la crosta in modo da facilitare il processo di risoluzione spontanea della lesione.
- Non affidarsi a rimedi casalinghi. L’utilizzo dei cosiddetti “rimedi della nonna” come di un impacco a base di olio essenziale di calendula, l’applicazione di sale, curcuma, ghiaccio, aglio, aloe vera o limone sull’area interessata oltre a non essere utile, rischia di aggravare ulteriormente i sintomi, allungando i tempi di guarigione della ferita.
- Essere costanti. Effettuare pulizia, disinfezione e applicazione della crema sulla ferita almeno una volta al giorno.
Come è possibile gestire le ferite infette
Nel caso in cui la ferita non si rimargini o compaiano sintomi quali:
- arrossamento
- gonfiore
- calore
- dolore, prurito o bruciore
- ematomi
- fuoriuscita di liquidi.
A livello dei tessuti lesi vi potrebbero essere delle infiammazioni in atto o la le-sione sarà infetta. In questi casi è necessario rivolgersi ad un medico per opportuna diagnosi ed eventuale terapia.
È importante prendersi cura delle ferite cutanee infette o a rischio di infezione, mantenendole pulite e prevenendo la contaminazione batterica, in modo da evitare infezioni secondarie e conseguenti complicazioni.
In caso di ferite superficiali infette o a rischio di infezione è bene adottare alcuni accorgimenti, di seguito riportati.
- Chiedere consiglio ad un medico. Le ferite cutanee infette devono essere trattate da un medico, perché possa assicurare al paziente le cure più idonee in tempi rapidi.
- Pulire la lesione. Nel caso di una ferita cutanea infetta è necessario procedere all’attenta pulizia della lesione e dell’area circostante, servendosi di una garza sterile imbevuta di soluzione salina fisiologica.
- Disinfettare la ferita. Una volta detersa la lesione è necessario passare alla sua disinfezione, trattando la zona con acqua ossigenata o un disinfettante non contenente alcol, applicati con l’aiuto di una garza sterile.
- Mantenere la zona ben idratata. Per evitare che l’area si secchi e per proteggere la ferita dalla contaminazione batterica può essere utile utilizzare delle creme a base di acido ialuronico e sulfadiazina argentica, applicate con l’aiuto di una garza. Il primo contribuisce a mantenere un ambiente umido nella sede della lesione, mentre la seconda ha una azione antimicrobica, che fornisce una barriera protettiva alla penetrazione dei microrganismi. In alternativa, può rivelarsi utile stendere la crema direttamente su una garza in cotone oppure utilizzare una garza sterile già impregnata di acido ialuronico e sulfadiazina argentica.
- Coprire la ferita. Una volta applicata la crema, è necessario coprire l’area di interesse con una garza sterile asciutta e mantenerla in posizione con un bendaggio appropriato. Le ferite esposte, infatti, sono più suscettibili alle infezioni.
- Quando la ferita si è riepitelizzata, scoprirla. È bene esporre all’aria la ferita non appena inizia a formarsi la crosta in modo da facilitare il processo di risoluzione spontanea della lesione.
- Non affidarsi a rimedi casalinghi. L’applicazione di olio essenziale, sale, aloe vera, ghiaccio, curcuma, aglio o limone sull’area interessata, oltre a non essere utile, rischia di aggravare ulteriormente la sintomatologia, allungando i tempi di guarigione della ferita.
- Essere costanti. Effettuare detersione, disinfezione e applicazione della crema sulla ferita almeno una volta al giorno.