Piaghe da decubito.
Sintomi e cause
Cosa sono le piaghe da decubito
Le piaghe da decubito (anche dette ulcere da pressione, lesioni da decubito o ulcere da decubito) sono vere e proprie ulcere della pelle. Queste lesioni si manifestano in persone costrette a mantenere la stessa posizione per lunghi periodi di tempo oppure in persone ipomobili, ovvero che non possono muovere alcune parti del corpo (es. gli arti inferiori) e che sono perciò costrette alla sedia a rotelle.
Queste lesioni sono determinate dalla compressione prolungata del tessuto sottocutaneo tra una sporgenza ossea e una superficie esterna di appoggio. Ciò determina un minor afflusso di sangue e sostanze nutritive alle cellule dell’area compressa, cosa che porta alla morte del tessuto interessato e allo sviluppo della piaga da decubito.
Le zone interessate da queste lesioni variano in base alla posizione che il paziente ha assunto per un tempo prolungato.
Posizione supina: zona sacrale, talloni.
Posizione laterale: orecchie, spalle, gomiti, fianchi, gambe, talloni.
Posizione prona: gomiti, orecchie, naso, petto, ginocchia, piedi.
Posizione seduta: scapole, fondoschiena, gambe, piedi.
Le piaghe da decubito possono colpire chiunque sia allettato o costretto alla sedia a rotelle, ma vi sono alcuni fattori che espongono maggiormente al rischio di esserne affetto, come l’incapacità di muovere alcune parti o l’intero corpo e l’obesità.
Inoltre, il rischio di esserne colpito aumenta in caso si tratti di pazienti anziani o con ridotta mobilità, e pazienti allettati a lungo a causa di una patologia o dopo un intervento.
La diagnosi delle piaghe da decubito si basa sull’osservazione dell’aspetto della pelle, che permette ai medici di classificarle in quattro stadi.
Stadio I:cute integra ma epidermide arrossata; il rossore non si attenua a seguito di una lieve pressione con un dito sulla zona interessata.
Stadio II: presenza di una lesione superficiale come ferite o vesciche.
Stadio III: presenza di una ferita aperta, chiamata cratere, che indica un danneggiamento delle aree sottocutanee (al di sotto del derma).
Stadio IV: lesione grave, che coinvolge muscoli, ossa, tendini e articolazioni.
Quali sono i sintomi e le cause delle piaghe da decubito
Le piaghe da decubito sono causate dall’impossibilità della persona allettata o in sedia a rotelle di cambiare la propria posizione per un periodo di tempo molto lungo. Questa continua pressione esercitata dal peso del corpo su un’area della pelle comprime i tessuti sottostanti, non permettendo più il corretto flusso sanguigno nell’area compressa e causando la morte del tessuto e la formazione della piaga.
I primi sintomi della presenza di un danno tissutale che può causare la comparsa di una piaga da decubito comprendono:
- arrossamento e calore a livello dell’area compressa;
- pelle che, a seguito dell’applicazione di una lieve pressione, non torna bianca;
- dolore o prurito;
- pelle ispessita;
- presenza di un eritema o di un’abrasione.
Le aree interessate da queste lesioni, se non trattate, peggiorano man mano che il paziente è costretto nella stessa posizione, il danno tissutale potrà arrivare più in profondità, comportando un peggioramento della sintomatologia. Tra i sintomi più tardivi vi sono:
- presenza di ferite aperte o di vesciche;
- presenza di ferite che raggiungono gli strati più profondi della pelle: queste lesioni possono coinvolgere anche la fascia muscolare o l’osso sottostanti.
Come trattare le piaghe da decubito
Poiché l’immobilità prolungata è un fattore di rischio per lo sviluppo delle piaghe da decubito, è consigliabile adottare alcune accortezze che aiutino a prevenire il peggioramento dei sintomi, la contaminazione batterica o la formazione di nuove lesioni. Tali accorgimenti sono elencati di seguito.
Chiedere consiglio ad un medico. Le piaghe da decubito devono essere trattate da un medico il prima possibile, in modo da dare al paziente cure idonee in tempi rapidi.
Effettuare una movimentazione continua del malato. È consigliabile aiutare il paziente allettato o costretto alla sedia a rotelle a cambiare posizione il più spesso possibile, almeno ogni due ore. Questa mobilizzazione deve venire effettuata delicatamente, senza provocare uno sfregamento sulla cute: può essere utile, ad esempio, servirsi di un lenzuolo di trazione posto sotto il corpo del paziente.
Utilizzare corretti ausili antidecubito. È importante eliminare il più possibile la pressione sulla superficie corporea, utilizzando degli specifici presidi antidecubito che aiutino a ripristinare un corretto flusso sanguigno. L’utilizzo di sollevatori, letti articolati, materassi, talloniere e cuscini antidecubito, è utile sia per il trattamento che per la prevenzione di queste lesioni ulcerose.
Non affidarsi a rimedi casalinghi, che rischiano di peggiorare ulteriormente la sintomatologia.
Effettuare controlli della pelle ravvicinati nel tempo. È bene porre attenzione alle zone del corpo in cui si potrebbero formare le piaghe da decubito, controllandole ogni giorno.
Curare l’igiene personale. Una pelle umida a causa di sudore o urine è un fattore di rischio che contribuisce all’insorgenza di tali lesioni. È consigliabile, perciò, dedicare del tempo a effettuare un’accurata detersione della pelle. È importante anche proteggersi dall’eccessiva sudorazione, evitando di indossare capi costituiti da materiali sintetici o impermeabili e utilizzando, invece, indumenti e lenzuola traspiranti.
Pulire la lesione. La lesione ulcerosa deve venire pulita con detergenti a pH bilanciato, secondo le indicazioni dello specialista.
Proteggere la lesione. Dopo la detersione, è indicato l’utilizzo di un prodotto specifico che aiuti a prevenire le infezioni da parte di batteri.
Applicare una crema apposita. Dopo aver pulito la ferita è utile aiutare il processo di riepitelizzazione mantenendo un’adeguata idratazione della cute. Per questo può essere utile l’utilizzo di crema specifica su questo tipo di lesioni cutanee, seguita dall’applicazione di una garza sterile.